Due finanziamenti stipulati nel 2017 (rate da tempo irregolari) vengono segnalati a “sofferenza” in Centrale dei Rischi nel luglio 2019. Il debitore, sostenendo di non aver ricevuto il preavviso di imminente segnalazione, chiede all’ABF la cancellazione delle registrazioni e il risarcimento del danno reputazionale.

La posizione dell’intermediario

La banca documenta:

• morosità grave e persistente (cessazione pagamenti agosto 2018 e maggio 2019);

• invio di due raccomandate di messa in mora con l’avviso di futura segnalazione;

• correttezza della valutazione di sofferenza e rispetto delle norme Banca d’Italia.

La questione di coordinamento

Occorre stabilire se l’assenza (o la tardività) del preavviso ex art. 125 TUB renda illegittima la segnalazione in Centrale dei Rischi o generi soltanto un obbligo risarcitorio.

Il principio espresso

«L’invio del preavviso di segnalazione in Centrale dei Rischi è un obbligo di trasparenza, non un presupposto di validità della segnalazione. La sua omissione può dare luogo solo a un’azione di risarcimento danni, ove provati.»

Decisione sul merito

• Ricorso respinto: la segnalazione rimane valida;

• Domanda risarcitoria rigettata: il ricorrente non ha dimostrato alcun pregiudizio concreto;

• Domande nuove inammissibili se introdotte solo nelle repliche.

Implicazioni pratiche

• Segnalazione non cancellabile per il solo mancato preavviso; serve la prova del danno.

• Onere di prova invertito: la banca deve attestare l’invio dell’avviso; il cliente deve provare il danno per ottenere un risarcimento.

• Valutazione di sofferenza autonoma: resta necessario che l’intermediario dimostri la reale gravità dell’inadempimento.

Conclusione

La decisione n. 4519 del 10 maggio 2023 afferma che l’eventuale omissione del preavviso di segnalazione in CR non invalida la segnalazione stessa: il cliente può al più chiedere un risarcimento, purché lo provi.
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Link alla decisione completa:
https://www.arbitrobancariofinanziario.it/decisioni/2023/05/Dec-20230510-4519.PDF