24/06/2025 in ABF

Prescrizione degli interessi sui libretti di risparmio, sceglie il termine corretto

Post placeholder image

Nel 1974 una risparmiatrice versa 6.000.000 ₤ su un libretto nominativo bancario che non movimenta più. Nel 2022 la banca certifica un saldo di 3.086,95 €. Basandosi sui tassi dei libretti postali, la cliente calcola che il valore aggiornato dovrebbe essere 121.044,37 € e chiede all’ABF di accertare la correttezza dei suoi conteggi e riconoscerle l’intera somma.

La posizione dell’intermediario

L’intermediario eccepisce che:

  • la domanda è di natura consulenziale e dunque inammissibile;

  • al deposito bancario non si applicano i tassi dei libretti postali;

  • il debito è di valuta: non spetta alcuna rivalutazione monetaria;

  • sugli interessi vale la prescrizione quinquennale, perciò la cliente avrebbe diritto solo a 208,06 € di interessi (dal 2018 al 2023), oltre al capitale originario convertito (3.086,95 €).

La questione di coordinamento

Il Collegio di Milano rimette la causa al Collegio di Coordinamento per stabilire:

  1. se al deposito spetti la rivalutazione monetaria;

  2. quale sia il dies a quo e la durata della prescrizione degli interessi non annotati sul libretto.

Il principio espresso

«Sugli importi depositati in libretto di risparmio, salvo diversa pattuizione, gli interessi non annotati si prescrivono nel termine quinquennale dell’art. 2948, n. 4, c.c., decorrente dalla loro maturazione; nessuna rivalutazione monetaria è dovuta.»

Decisione sul merito

Poiché la banca ha riconosciuto il saldo capitale e gli interessi legali degli ultimi cinque anni, il Collegio dichiara cessata la materia del contendere: oltre a quanto già offerto dall’intermediario non spetta altro.

Implicazioni pratiche

  • Crediti di valuta: per i libretti bancari vale il principio nominalistico, senza adeguamento all’inflazione.

  • Interessi non capitalizzati: si prescrivono in cinque anni se non vengono annotati sul libretto.

  • Onere di controllo del cliente: per preservare gli interessi occorre chiedere l’annotazione periodica.

  • Domande consulenziali escluse: l’ABF non svolge perizie di rivalutazione se la richiesta non è supportata da norme contrattuali.

Conclusione

La decisione n. 9286 del 2 agosto 2024 conferma che, sui libretti di deposito, gli interessi non annotati si prescrivono in cinque anni e non spetta alcuna rivalutazione monetaria del capitale.
Per verificare saldi, interessi e prescrizioni sui tuoi rapporti bancari, affidati al Check-up Finanziario Completo di Welix.

Link alla decisione completa:
https://www.arbitrobancariofinanziario.it/decisioni/2024/08/Dec-20240802-9286.PDF