29/06/2025 in Sovraindebitamento

Liquidazione controllata: come funziona e quando è utile

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La liquidazione controllata è una delle tre procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza per risolvere le situazioni di sovraindebitamento. È destinata a tutti quei soggetti che non possono accedere ad altre soluzioni come la ristrutturazione dei debiti o il concordato minore, perché non dispongono di redditi sufficienti o di un’attività economica continuativa.

Questa procedura consente di liquidare i beni del debitore al fine di soddisfare, anche solo parzialmente, i creditori. A differenza del fallimento, però, si rivolge a soggetti non fallibili, come privati, professionisti, piccoli imprenditori, start-up e imprese agricole.

Chi può accedere alla liquidazione controllata

  • Persone fisiche in stato di sovraindebitamento
  • Ex imprenditori che hanno cessato l’attività
  • Lavoratori autonomi e liberi professionisti
  • Piccoli imprenditori e imprese non fallibili
  • Consumatori che non possono presentare un piano di ristrutturazione

È richiesta la meritevolezza, cioè l’assenza di dolo, frode o colpa grave nella gestione dei debiti. Inoltre, non si deve aver già ottenuto esdebitazione nei 5 anni precedenti.

Come funziona la procedura

  1. Domanda al tribunale Il debitore, con l’assistenza di un OCC, presenta la domanda di liquidazione controllata. La documentazione deve includere l’elenco dei debiti, dei beni, dei redditi e la situazione familiare.
  2. Nomina del liquidatore Il tribunale, se la domanda è completa e ammissibile, nomina un liquidatore giudiziale che si occuperà della vendita dei beni.
  3. Avvio della liquidazione Il liquidatore gestisce le operazioni di vendita del patrimonio (immobili, veicoli, altri beni) nel rispetto delle regole previste dalla legge, e distribuisce le somme ai creditori.
  4. Blocco delle azioni esecutive Una volta aperta la procedura, i creditori non possono più iniziare o proseguire azioni esecutive individuali.
  5. Relazione periodica al giudice Il liquidatore aggiorna il tribunale sull’andamento delle operazioni. I creditori vengono informati e possono sollevare osservazioni.
  6. Chiusura della procedura ed esdebitazione Dopo la liquidazione dei beni, il debitore può chiedere l’esdebitazione, cioè la liberazione dai debiti residui non soddisfatti.

Quando è utile la liquidazione controllata

Questa procedura è utile quando:

  • Il debitore non ha entrate sufficienti per proporre un piano di rientro
  • I beni disponibili possono comunque soddisfare parzialmente i creditori
  • Si vuole evitare il caos del pignoramento multiplo
  • Si desidera ottenere la cancellazione definitiva dei debiti residui

Anche chi non ha beni rilevanti può comunque accedere alla procedura per ottenere la protezione dai creditori e la possibilità dell’esdebitazione.

I vantaggi principali

  • Protezione immediata dalle azioni esecutive
  • Gestione ordinata e legale del patrimonio
  • Chiusura definitiva della posizione debitoria
  • Possibilità di ricominciare senza debiti

Il ruolo di Welix nella liquidazione controllata

Welix ti affianca anche in questa procedura, occupandosi di:

  • Analizzare la tua situazione economica e patrimoniale
  • Verificare se la liquidazione è la scelta più adatta
  • Raccogliere i documenti e attivare l’OCC competente
  • Seguire il procedimento insieme al liquidatore
  • Supportarti nella richiesta finale di esdebitazione

Quando rivolgersi a Welix

Se ti trovi in una situazione di crisi profonda, non hai redditi sufficienti, oppure vuoi gestire in modo trasparente e protetto la tua posizione debitoria, la liquidazione controllata potrebbe essere la tua strada.

Ricevi supporto da Welix per la liquidazione controllata e scopri come ripartire.